Le Guide Alpine valdostane Camandona, Cazzanelli, Favre, Perruquet, Bovard e Picco in spedizione verso Nanga Parbat, K2 e Broad Peak
Le vette oltre i 4000 metri e le Guide Alpine sono il fiore all’occhiello della Regione Valle d’Aosta. Le Guide alpine svolgono la propria professione, nel cuore delle Alpi da oltre 200 anni, accompagnando sulle montagne valdostane e non solo i viaggiatori e i turisti che provengono da tutto il mondo. Queste stesse vette sono la palestra perfetta e punto di partenza per grandi spedizioni internazionali.
Il prossimo 8 giugno, un gruppo di Guide Alpine valdostane che fanno parte dell’Unione Valdostana Guide di Alta Montagna (UVGAM) e dell’associazione valdostana Maestri di Sci (AVMS), partiranno alla volta del Pakistan con l’obiettivo di scalare il Nanga Parbat, il Broad Peak e il K2. Gli alpinisti di questa spedizione sono: Marco Camandona (Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche), Francois Cazzanelli (Guida Alpina della Società Guide del Cervino), Emrik Favre (Guida Alpina della Società Guide di Ayas), Jerome Perruquet (Aspirante guida alpina e membro della Società Guide del Cervino), Roger Bovard (Guida Alpina della Società Guide di Valgrisenche) e Pietro Picco (Guida Alpina della Società Guide di Courmayeur). L’amico Sergio Cirio, imprenditore, alpinista – con all’attivo numerose vette in tutto il mondo e appassionato di montagna – che con la sua azienda, la Arol sponsorizza la spedizione verso la “Montagna Impossibile”, sarà di supporto al campo base del K2 dove giungerà verso la metà di luglio.
Il veterano Camandona ha già scalato il K2 in coppia con la guida alpina Abele Blanc e con il brasiliano Waldermar Niclevich nel 2000, ascendendo lo sperone Abruzzi, al termine di una spedizione d’altri tempi con condizioni meteo e della montagna difficilissime. Ad oggi Blanc e Camandona sono gli unici alpinisti valdostani che hanno raggiunto la tanto agognata vetta. Data l’esperienza di Camandona, al K2 si è deciso di aggiungere altre due vette “strategiche”, prima il Nanga Parbat e successivamente il Broad Peak; ascese che aiuteranno gli alpinisti ad acclimatarsi per la vetta del K2 prevista a fine luglio. Ogni alpinista ha i propri obiettivi e non tutti puntano a raggiungere le tre vette come nel caso di Cazzanelli. Per Camandona gli obiettivi sono il Nanga Parbat e il Broad Peak che si aggiungerebbero agli altri 10 Ottomila che l’alpinista valdostano ha già scalato senza l’ausilio dell’ossigeno supplementare. Tutta la cordata proverà, invece, il Nanga Parbat. Sulla carta, a tentare il K2 con François Cazzanelli saranno Emrik Favre, Jerome Perruquet e Pietro Picco. Il Broad Peak sarà meta invece solo di Cazzanelli e Camandona.
Roger Bovard, giovane alpinista alla sua prima esperienza oltre gli 8000 metri, dopo il Nanga Parbat si dedicherà all’attività di guida alpina, accompagnando alcuni clienti in un trekking fino al campo base del K2 previsto dal 3 al 24 luglio (prenotazioni aperte fino al 15 maggio scrivendo a roger.bovard@gmail.com).
La spedizione ha anche un risvolto benefico, sono infatti in vendita delle cartoline che contribuiranno a raccogliere fondi per portare vestiti ai bimbi in difficoltà tramite l’Associazione Sanonani House.
“The way for the K2… la montagna impossibile” è resa possibile grazie a Regione Autonoma Valle d’Aosta, UVGAM, AVMS e ad AROL.
Fonte Top1 Communication